IL SITO DI SULMONA E DEL CENTRO ABRUZZO

CASTEL DI SANGRO

 

La Città sorge, al limite di una valle molto ampia, sulla riva destra di un corso d'acqua, a carattere torrentizio, il Sangro, avente le sorgenti nei pressi della bellissima cittadina di Pescasseroli (centro molto frequentato per il turismo estivo); prima di raggiungere la valle il torrente forma un lago di discrete dimensioni nell'invaso naturale in prossimità di Barrea, altro ridente Comune facente parte del Parco Nazionale d'Abruzzo; a valle di Castel di Sangro il torrente si arricchisce di altre acque e assume la caratteristica di fiume gettandosi poi nel Mar Adriatico. Il Sangro è ancora popolato da trote della specie "fario" e, frequentemente, è sede di gare di pesca, valevoli per il titolo italiano.

È la sede commerciale della zona, nonché attivo centro turistico per la vicinanza con gli impianti sciistici di Roccaraso, Pescocostanzo e Rivisondoli.

Castel di Sangro sorge nel luogo dove fu l'antica Aufidena, abitata dai Sanniti Caraceni intorno al III secolo a.C.; a questo periodo possiamo datare alcuni : un Toro Sannita, un'Urna Plumbea ed una Lapide Osca conservati presso il Museo Civico "Aufidenate", sito nel Convento della Maddalena.
In epoca romana questo centro acquis³ƒ notevole importanza storica, strategica e commerciale. Infatti era dotato di un senato autonomo, di residenze patrizie, di un foro e persino di strutture servite per la realizzazione dei giochi in onore dell'Imperatore Augusto.

Con le invasioni barbariche la popolazione fu costretta ad abbandonare la città spostandosi verso le alture e verso luoghi meno esposti e più controllabili. A tali vicende è dovuta la mancanza di ulteriori notizie e documenti. Paolo Diacono in Historia Longobardorum la cita con Teate, Isernia, Sannio e Benevento, come le città costituenti la Provincia Decimo-Quarta, il Sannio.All'epoca dell'Unita'ó d'Italia, dopo un periodo di contrasti e tumulti di ispirazione conservatrice, la popolazione acclama Vittorio Emanuele II al suo arrivo in citta' (20 Ottobre 1860). Il giorno seguente, alla presenza del Re e del Marchese Villamarina, avvenne l'unanime plebiscito in Piazza Cannavini, che da allora fu intitolata Piazza del Plebiscito, per ricordare che in quello stesso giorno il Re in Castel di Sangro ebbe l'annuncio dell'universale risultato all'annessione al Regno Italico di tutte le province Napoletane.

Il feudo di Castel di Sangro fu comprato nel 1569 per soli 16200 ducati da Don Fabio D'Afflitto che ebbe l'onore di ospitare il vincitore di Lepanto, Giovanni d'Austria, che si recava a Loreto per ringraziare la Vergine della vittoria ottenuta sui Turchi. Don Ferdinando Caracciolo chiuse il ciclo dei feudatari di Castel di Sangro.Il 20 Ottobre 1744 Carlo III di Borbone confer³ƒ a Castel di Sangro il titolo di Citt³?, come riconoscimento delle prestigiose categorie economiche che si distinguevano nell'arte della lana e del ferro entrambe molto fiorenti; nella pastorizia che raggiunse una delle posizioni di maggior rilievo nella regione e nel Reame; nell'attivit³? mercantile con fiere di vastissima frequenza e rinomanza interregionale.

La sua posizione geografica, come nel passato, la fece centro strategico di primaria importanza. L'8 Novembre 1943 le truppe tedesche per rendere pi³? sicure le nuove posizioni sulla sinistra del fiume Sangro, prossime all'abitato, diedero inizio alla sistematica distruzione della citt³?. Dopo pochi giorni Castel di Sangro fu un cumulo fumante di rovine, fra le quali eroici cittadini rimasero a dare man forte alle truppe alleate; le perdite di vite umane ammontarono a molte centinaia, per le quali il Gonfalone municipale ha dopo diversi anni ricevuto la medaglia di bronzo al valor militare

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alcune foto dell'epoca (primi del novecento) di Castel di Sangro

le strutture da visitare

La Basilica

La Basilica di S. Maria Assunta è senz'altro la chiesa più importante di Castel di Sangro. E' posta sulla parte alta del paese, in posizione dominante e ben visibile anche da lontano quando si sta per entrare in città.
L'attuale costruzione fu progettata da Francesco Ferradini alla fine del XVII secolo, ma le origini sono ben più remote; si pensa che risalgono addirittura alla seconda metà del X secolo.
La struttura è a tre navate e conserva ancora parte del loggiato quattrocentesco. Nel 1655 si decise di demolire la chiesa perchè divenuta troppo piccola per le esigenze di allora e fu completata il 21 Settembre 1725.
Spiccano l'orologio e il grande portale, circondato da volti scolpiti in pietra e sormontato dallo stemma della città.
All'interno si possono ammirare tele di grande valore, un coro ligneo, un antico leggio ed un gruppo bronzeo del battesimo del Cristo.

Palazzo De Petra

Il Palazzo De Petra, comunemente chiamato "palazzo del leone", è una costruzione risalente al XIII secolo.
Caratteristica del palazzo sono le bellissime "bifore" in pietra scolpita, al di sotto delle quali spiccano diversi bassorilievi, tra i quali l'emblema araldico del leone.
L'edificio purtroppo mostra subito i segni evidenti degli incendi appiccati dal popolo nel 1647, e nell'interno i solai lignei sono molto deteriorati.

Manifestazioni

Le serate di agosto sono allietate dalle tante manifestazioni musicali dell'Agosto Castellano.
Dal 17 al 22 di Agosto l'Associazione Culturale Pandora realizza l'Estate Organistica con concerti sugli organi antichi dell'Alto Sangro e in particolare quello della Basilica di santa Maria Assunta a Castel di Sangro.
Nel teatro "F. Tosti" si svolge, durante tutto l'anno, Aufidena Musica, con spettacoli musicali e teatrali.
Da qualche anno ha preso piede la September Fest, la festa della birra, che dura quattro o cinque giorni tra la fine di agosto e l'inizio di settembre, per la quale viene allestito un grande tendone nei pressi dello stadio, con cena, spettacoli musicali serali e discoteca dalla mezzanotte in poi.
La sera del santo patrono, San Rufo il 27 agosto c'è una grande festa, in cui spesso viene invitato a Castel di Sangro qualche cantante di fama, e segue un lungo spettacolo pirotecnico.

 

 

porticato quattrocentesco in Piazza Plebiscito, il vero centro cittadino

 

Singolare vista del centro di Castel di Sangro dalla Civita
      Singolare vista del centro di Castel di Sangro
dalla Civita
 
 
ALTRE FOTO
Stazione di Castel di Sangro
una tipica giornata invernale a Catsel di Sangro
 
 
alcune informazioni
 
 
La Matunata

Una tradizione di Castel di Sangro, ormai purtroppo passata era la Matunata, che avveniva ogni primo gennaio. In questa festa, i giovani castellani giravano per le vie della città cantando una canzone chiamata, appunto, La Matunata, con la quale chiedevano dolci e doni alla popolazione, casa per casa.Alla fine degli anni novanta si tentò di rinnovare la tradizione, con una speciale matunata a cui parteciparono molti bambini delle scuole elementari ma fu purtroppo un'evento isolato, negli anni dopo si è tornati a non farla più.

 
 
Il dialetto castellano
 
 

Il dialetto castelsangrino è la lingua parlata a Castel di Sangro prima del sopravvento dell'italiano. I principali fonemi del castelsangrino sono la "e" muta a fine di parola, come nella lingua francese, e la "sc" dolce, più cupa di quella italiana e meno netta e sibilante.

Si tratta di un dialetto parlato da una civiltà contadina, vicina alla natura, pertanto con molte espressioni crude o sconce, sinonimo di una lingua semplice e schietta.

Alcuni termini o espressioni di esempio, con relativa pronuncia:

Abbasce (pron.: abbàsc) = sotto, laggiù

Cannela (pron.: cannèla) = candela

Capezzone (pron.: capzzòn) = persona importante

Cascia (pron.: càscia) = cassa

Datte na mossa! (pron.: datt na mòssa) = muoviti!

Nesciune (pron.: niùn oppure, se ha funzione di pronome, nsciùn) = nessuno

Sineche (pron.: sìnch, non con la N molto pronunciata) = sindaco

 

 

alcuni siti di Castel di Sangro
 
 
 
 
 
 
mezzi pubblici
 
Autobus:
linea Pescara - Napoli, fermata di Castel di Sangro;
linea Roma - Sulmona, coincidenza a Sulmona per Castel di Sangro;
linea Sulmona - Castel di Sangro;
linea Lanciano - Castel di Sangro;
trasporto pubblico urbano.

Treno:

linea Pescara - Sulmona-Napoli, stazione di Castel di Sangro (Trenitalia);
linea Lanciano - Castel di Sangro (Sangritana);
linea Pescata - Sulmona-Roma, coincidenza a Sulmona per Castel di Sangro (Trenitalia).
 
 
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